IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 21, comma  3,  primo  periodo,  del  decreto-legge  24
aprile 2014, n. 66, convertito in legge con modificazioni dalla legge
23  giugno  2014,  n.   89,   il   quale   prevede   che,   ai   fini
dell'efficientamento,  della  razionalizzazione   e   del   riassetto
industriale  nell'ambito  delle  partecipazioni  detenute  dalla  RAI
S.p.a., la societa' puo' procedere alla cessione sul mercato, secondo
modalita' trasparenti e non discriminatorie,  di  quote  di  RAI  Way
S.p.a., garantendo la continuita' del servizio erogato; 
  Visto il secondo  periodo  del  predetto  art.  21,  comma  3,  del
decreto-legge 24  aprile  2014,  n.  66,  il  quale  dispone  che  le
modalita' di alienazione sono individuate con decreto del  Presidente
del  Consiglio  dei  ministri  adottato  su  proposta  del   Ministro
dell'economia e delle finanze d'intesa con il Ministro dello sviluppo
economico; 
  Visto il decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21,  convertito  in  legge
con modificazioni dalla legge 11 maggio 2012,  n.  56,  e  successive
modificazioni e integrazioni, recante  norme  in  materia  di  poteri
speciali sugli assetti societari nei settori  della  difesa  e  della
sicurezza nazionale, nonche' per le attivita' di rilevanza strategica
nei settori dell'energia, dei trasporti e delle  comunicazioni,  e  i
relativi regolamenti attuativi adottati ai sensi degli articoli  1  e
2; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  2
settembre 2014, adottato ai  sensi  del  citato  art.  21,  comma  3,
secondo periodo, del decreto-legge 24 aprile  2014,  n.  66,  con  il
quale   sono   stati   individuati   i   criteri   e   le   modalita'
dell'alienazione di quote di partecipazione detenute da RAI S.p.a. in
RAI Way S.p.a.; 
  Visto in particolare che le premesse del predetto decreto  indicano
l'opportunita' di mantenere, allo stato, in capo a  RAI,  a  garanzia
della continuita' del servizio  erogato  da  RAI  Way  S.p.a.  a  RAI
S.p.a., una quota di partecipazione nel capitale di  RAI  Way  S.p.a.
non inferiore al 51 per cento; 
  Considerato che, in attuazione del predetto decreto del  Presidente
del Consiglio dei ministri, nel periodo compreso  tra  il  3  e  l'11
novembre  2014  e'  stata  realizzata  offerta  pubblica  di  vendita
finalizzata alla diffusione delle azioni di RAI Way S.p.a. presso  il
pubblico dei risparmiatori e presso gli investitori  istituzionali  e
alla  quotazione  delle  stesse,  avvenuta  al  termine  del  periodo
menzionato con inizio delle negoziazioni il 19 novembre 2014; 
  Considerato che l'azionariato di RAI Way S.p.a. e' composto per  il
64,97 per cento da azioni detenute  da  RAI  S.p.a.  -  a  sua  volta
controllata al 99,56 per cento dal Ministero  dell'economia  e  delle
finanze - per il 33,7 per cento da azioni flottanti sul mercato e per
l'1,33 per cento da azioni proprie; 
  Considerato che RAI Way S.p.a., in seguito all'apertura al mercato,
ha  accelerato  la  realizzazione  del  proprio  piano  di  sviluppo,
costruendo nel tempo una dotazione infrastrutturale e  un  patrimonio
di conoscenze di  eccellenza,  che  le  consentono  di  garantire  al
servizio pubblico radiotelevisivo la diffusione di  contenuti  con  i
migliori standard di sicurezza e qualita' e, inoltre, di  offrire  ad
aziende clienti terze servizi avanzati; 
  Ritenuto che,  nel  contesto  della  transizione  infrastrutturale,
digitale  e  ambientale  del  Paese,   RAI   Way   puo',   attraverso
un'ulteriore  apertura  al  mercato  da  perseguire  in   particolare
attraverso operazioni a contenuto industriale,  rafforzare  i  propri
piani di sviluppo e di  sostenibilita',  contribuendo  allo  sviluppo
economico e sociale e al contrasto al cambiamento climatico; 
  Considerato che  RAI  S.p.a.,  nel  quadro  della  definizione  del
proprio piano industriale di  sviluppo  e  innovazione  e  del  nuovo
contratto di servizio, puo' favorire il processo di crescita  di  RAI
Way S.p.a. mediante la  riduzione  della  propria  partecipazione  al
capitale,   allo   stesso   tempo   mantenendo   il   controllo    di
un'infrastruttura strategica per il Paese  e  rafforzando la  propria
posizione finanziaria e patrimoniale; 
  Ritenuto pertanto opportuno favorire i predetti piani  di  sviluppo
di RAI S.p.a. e RAI Way S.p.a.  attraverso  un'ulteriore  aperura  al
mercato di quest'ultima,  da  perseguire  in  particolare  attraverso
operazioni a contenuto industriale,  conseguentemente  consentendo  a
RAI S.p.a. di diminuire la propria partecipazione nel capitale di RAI
Way  S.p.a.  nel   quadro   del   mantenimento   del   controllo   su
un'infrastruttura strategica. 
  Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa
con il Ministro dello sviluppo economico; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Le premesse costituiscono parte  integrante  e  sostanziale  del
presente decreto. 
  2. RAI S.p.a. puo' ridurre la propria quota di  partecipazione  nel
capitale di RAI Way S.p.a. fino al limite  del  30  per  cento,  come
effetto di una o piu' operazioni straordinarie, incluse  una  o  piu'
operazioni di fusione, e di cessioni effettuate mediante modalita'  e
tecniche di vendita in uso sui mercati, incluso il ricorso, singolo o
congiunto, ad un'offerta pubblica di  vendita  e  ad  una  trattativa
diretta. 
  3. In caso di operazioni  straordinarie,  RAI  S.p.a.  assicura  la
definizione di appropriati accordi di gestione e  governance,  e,  al
fine di garantire  la  massima  diffusione  dell'azionariato,  dovra'
essere assicurato, il mantenimento della quotazione delle  azioni  di
RAI Way o della societa' risultante dall'operazione. 
  4. In caso di offerta pubblica di vendita, al fine di  favorire  la
partecipazione all'offerta dei dipendenti del  Gruppo  RAI,  potranno
essere previste per gli stessi forme di incentivazione, tenuto  conto
anche  della  prassi  di  mercato  e  di  precedenti  operazioni   di
privatizzazione, in termini di quote dell'offerta  riservate  e/o  di
prezzo e/o di modalita' di finanziamento. 
  5. In caso di trattativa privata,  RAI  S.p.a.  assicura  procedure
competitive trasparenti e non discriminatorie.